Politico italiano. Nato da una famiglia ebrea, nel 1933 si
laurea in fisica all'università di Padova. In quegli anni matura il
proprio orientamento antifascista e, avvicinatosi al marxismo, si iscrive al
Partito Comunista. Costretto ad abbandonare l'insegnamento in seguito
all'emanazione delle leggi razziali del 1938, passa
all'attività clandestina viaggiando molto anche all'estero
(soprattutto in Francia) e collaborando con socialisti e azionisti nella lotta
al regime fascista. Più volte arrestato e poi inviato al confino
(Ventotene, dal 1939 al 1943), è liberato dal governo Badoglio nel 1943
ed entra nella Resistenza come dirigente di primo piano del Pci, redattore de
“l'Unità” clandestina e del periodico “La nostra
lotta”. Costituisce il
Fronte della gioventù,
un'organizzazione unitaria di tutti i giovani antifascisti per una formazione
morale e culturale democratica contro la dittatura nazifascista. Due mesi prima
della liberazione, a seguito della denuncia di un delatore, viene ucciso dai
fascisti a Milano (Trieste 1912 - Milano 1945).